Ufficio delle letture
V. O Dio, vieni a salvarmi
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.Questa introduzione si omette quando si comincia l'Ufficio con l'Invitatorio.INNOO Cristo, Verbo del Padre,
re glorioso fra gli angeli,
luce e salvezza del mondo,
in te crediamo.Cibo e bevanda di vita,
balsamo, veste, dimora,
forza, rifugio, conforto,
in te speriamo.Illumina col tuo Spirito
l’oscura notte del male,
orienta il nostro cammino
incontro al Padre. Amen.1 ant. Guarda, Signore, e considera
l’umiliazione del tuo popolo.SALMO 88, 39-53
Lamento sulla rovina della casa di DavideHa suscitato per noi una salvezza potente nella casa di
Davide, suo servo (Lc 1, 69).IV (39-46) Ma tu lo hai respinto e ripudiato, *
ti sei adirato contro il tuo consacrato;
hai rotto l’alleanza con il tuo servo, *
hai profanato nel fango la sua corona.Hai abbattuto tutte le sue mura *
e diroccato le sue fortezze;
tutti i passanti lo hanno depredato, *
è divenuto lo scherno dei suoi vicini.Hai fatto trionfare la destra dei suoi rivali, *
hai fatto gioire tutti i suoi nemici.
Hai smussato il filo della sua spada *
e non l’hai sostenuto nella battaglia.Hai posto fine al suo splendore, *
hai rovesciato a terra il suo trono.
Hai abbreviato i giorni della sua giovinezza *
e lo hai coperto di vergogna.1 ant. Guarda, Signore, e considera
l’umiliazione del tuo popolo.2 ant. Cristo è la radice e il germoglio di Davide,
la stella luminosa del mattino.
V (47-53)Fino a quando, Signore,
continuerai a tenerti nascosto, *
arderà come fuoco la tua ira?Ricorda quant’è breve la mia vita. *
Perché quasi un nulla hai creato ogni uomo?Quale vivente non vedrà la morte, *
sfuggirà al potere degli inferi?
Dove sono, Signore, le tue grazie di un tempo, *
che per la tua fedeltà hai giurato a Davide?Ricorda, Signore, l’oltraggio dei tuoi servi: *
porto nel cuore le ingiurie di molti popoli,
con le quali, Signore, i tuoi nemici insultano, *
insultano i passi del tuo consacrato.Benedetto il Signore in eterno. *
Amen, amen.2 ant. Cristo è la radice e il germoglio di Davide,
la stella luminosa del mattino.
3 ant. Come l’erba i nostri giorni passano:
tu, Signore, sei per sempre.
SALMO 89 Su di noi sia la bontà del SignoreDavanti al Signore un giorno è come mille anni e
mille anni come un giorno solo (2 Pt 3, 8).Signore, tu sei stato per noi un rifugio *
di generazione in generazione.Prima che nascessero i monti †
e la terra e il mondo fossero generati, *
da sempre e per sempre tu sei, Dio.Tu fai ritornare l’uomo in polvere *
e dici: «Ritornate, figli dell’uomo».Ai tuoi occhi, mille anni
sono come il giorno di ieri che è passato, *
come un turno di veglia nella notte.Li annienti: li sommergi nel sonno; *
sono come l’erba che germoglia al mattino:
al mattino fiorisce, germoglia, *
alla sera è falciata e dissecca.Perché siamo distrutti dalla tua ira, *
siamo atterriti dal tuo furore.
Davanti a te poni le nostre colpe, *
i nostri peccati occulti alla luce del tuo volto.Tutti i nostri giorni svaniscono per la tua ira, *
finiamo i nostri anni come soffio.Gli anni della nostra vita sono settanta, *
ottanta per i più robusti,
ma quasi tutti sono fatica, dolore; *
passano presto e noi ci dileguiamo.Chi conosce l’impeto della tua ira, *
e il tuo sdegno, con il timore a te dovuto?Insegnaci a contare i nostri giorni *
e giungeremo alla sapienza del cuore.Volgiti, Signore; fino a quando? *
Muoviti a pietà dei tuoi servi.
Saziaci al mattino con la tua grazia: *
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.Rendici la gioia per i giorni di afflizione, *
per gli anni in cui abbiamo visto la sventura.
Si manifesti ai tuoi servi la tua opera *
e la tua gloria ai loro figli.Sia su di noi la bontà del Signore, nostro Dio:†
rafforza per noi l’opera delle nostre mani, *
l’opera delle nostre mani rafforza.3 ant. Come l’erba i nostri giorni passano:
tu, Signore, sei per sempre.
V. In te, Signore, è la sorgente della vita,
R. nella tua luce vediamo la luce.PRIMA LETTURA
Dal libro delle Lamentazioni1, 1-12. 18-20
La desolazione di Gerusalemme
Ah! come sta solitariala città un tempo ricca di popolo!
È divenuta come una vedova,
la grande fra le nazioni;
un tempo signora tra le province
è sottoposta a tributo.
Essa piange amaramente nella notte,
le sue lacrime scendono sulle guance;
nessuno le reca conforto,
fra tutti i suoi amanti;
tutti i suoi amici l'hanno tradita,
le sono divenuti nemici.
Giuda è emigrato
per la miseria e la dura schiavitù.
Egli abita in mezzo alle nazioni,
senza trovare riposo;
tutti i suoi persecutori l'hanno raggiunto
fra le angosce.
Le strade di Sion sono in lutto,
nessuno si reca più alle sue feste;
tutte le sue porte sono deserte,
i suoi sacerdoti sospirano,
le sue vergini sono afflitte
ed essa è nell'amarezza.
I suoi avversari sono i suoi padroni,
i suoi nemici sono felici,
perchè il Signore l'ha afflitta
per i suoi misfatti senza numero;
i suoi bambini sono stati condotti in schiavitù,
sospinti dal nemico.
Dalla figlia di Sion
è scomparso ogni splendore;
i suoi capi sono diventati come cervi
che non trovano pascolo;
camminano senza forze
davanti agli inseguitori.
Gerusalemme ricorda
i giorni della sua miseria e del suo vagare,
tutti i suoi beni preziosi dal tempo antico;
ricorda quando il suo popolo cadeva
per mano del nemico
e nessuno le porgeva aiuto.
I suoi nemici la guardavano
e ridevano della sua rovina.
Gerusalemme ha peccato gravemente,
per questo è divenuta un panno immondo;
quanti la onoravano la disprezzano,
perchè hanno visto la sua nudità;
anch'essa sospira
e si volge indietro.
La sua sozzura è nei lembi della sua veste,
non pensava alla sua fine;
essa è caduta in modo sorprendente
e ora nessuno la consola.
«Guarda, Signore, la mia miseria,
perchè il nemico ne trionfa».
L'avversario ha steso la mano
su tutte le sue cose più preziose;
essa infatti ha visto i pagani
penetrare nel suo santuario,
coloro ai quali avevi proibito
di entrare nella tua assemblea.
Tutto il suo popolo sospira
in cerca di pane;
danno gli oggetti più preziosi in cambio di cibo,
per sostenersi in vita.
«Osserva, Signore, e considera
come sono disprezzata!
Voi tutti che passate per la via,
considerate e osservate
se c'è un dolore simile al mio dolore,
al dolore che ora mi tormenta,
e con cui il Signore mia ha punito
nel giorno della sua ira ardente.
Giusto è il Signore,
poichè mi sono ribellata alla sua parola.
Ascoltate, vi prego, popoli tutti,
e osservate il mio dolore!
Le mi vergini e i miei giovani
sono andati in schiavitù.
Ho chiamato i miei amanti,
ma essi mi hanno tradita;
i miei sacerdoti e i miei anziani
nella città sono spirati
mentre cercavano cibo
per sostenersi in vita.
Guarda, Signore, quanto sono in angoscia;
le mie viscere si agitano,
il mio cuore è sconvolto dentro di me,
poichè sono stata veramente ribelle.
Di fuori la spada mi priva dei figli,
dentro c'è la morte».RESPONSORIOCfr. Gb 16, 16; Lam 1, 16. 18. 12
R. I miei occhi sono annebbiati per il pianto;
lontano da me è chi mi consola. Guardate,
popoli tutti, * se c'è un dolore simile al mio dolore.
V. Voi tutti che passate per la via, considerate e
guardate:
R. se c'è un dolore simile la mio dolore.SECONDA LETTURA
Dal «Commento sui salmi» di san Bruno, monaco
(Sal. 83, ed. Certosa N. Dame des Prés, 1891, 376-377)
Come potrò dimenticarmi di te, Gerusalemme?
«Quanto sono amabili le tue dimore L'anima mia anela di giungere negli atri del Signore» (Sal 83, 2 volg.), cioè nella magnificenza della Gerusalemme celeste, che è la città di Dio. Perchè, o Signore, il profeta sospira di giungere ai suoi atri? Perchè tu sei il Dio delle schiere celesti, mio re e mio Dio. E allora «Beato che abita la tua casa» (Sal 83, 5), la Gerusalemme celeste! Come se dicesse: Chi non bramerebbe venire nei tuoi atri, dal momento che tu sei Dio, e cioè creatore e signore delle schiere e re dell'universo? Per questo veramente beati sono tutti quelli che abitano nella tua casa.
Atri e casa qui sono tutt'uno. Quando il salmista dice «beati» vuol far capire che essi godono tanta felicità quanta se ne può immaginare. Ed è chiaro che per questo sono beati, perchè ti loderanno con devozione ed amore per tutti i secoli dei secoli (cfr. Sal 83, 5), cioè in eterno; infatti non loderebbero in eterno, se non fossero felici in eterno.
Nessuno certo potrebbe giungere a questo traguardo con le sole sue forze, anche sa ha speranza, fede e carità; ma «Beato chi trova in te la sua forza» (Sal 83, 6) per l'ascesa alla beatitudine desiderata dal suo cuore. In altre parole arriverà alla felicità solo colui che decide in cuor suo di arrivare alla grande meta mediante le buone opere. Egli riceverà l'aiuto della tua grazia, senza la quale nessuno può presumere di giungere alla vetta della somma gioia.
Lo dice il Signore stesso: «Nessuno è salito al cielo», cioè con le sue sole forze, «fuorchè il figlio dell'uomo che è disceso dal cielo» (Gv 3, 13).
Dio ha predisposto i gradini proprio perchè noi ci troviamo in fondo alla valle, «nella valle del pianto» (Sal 83, 6. 7 volg.), cioè in questa vita che è meschina e piena di lacrime per le tribolazioni, in confronto con l'altra vita che è una montagna piena di gioia.
Siccome poi il salmista aveva detto: «Beato l'uomo che trova in te la sua forza», qualcuno potrebbe domandare: Ma Dio aiuta per l'ascensione alla felicità? Risponde che i beati sono aiutati certamente da Dio: infatti il legislatore, cioè Cristo che ci ha dato la legge, dà e darà continuamente la sua benedizione, cioè molti e svariati doni di grazia. Benedirai i suoi, cioè li innalzerà alla felicità. Per mezzo di questa stessa benedizione «cresce lungo il cammino il loro vigore» (Sal 83, 8), perchè in futuro possano vedere nella Sion celeste Cristo, Dio degli dèi, quando apparirà. Essendo lui Dio, deificherà anche i suoi. Si può intendere anche in un altro modo: a quanti formano Sion apparirà, in spirito, Dio degli dèi, cioè Dio uno e trino, vale a dire: con l'intelligenza vedranno Dio in sé, che qui non possono vedere poichè Dio sarà tutto in tutti (cfr. 1 Cor 15, 28).RESPONSORIOCfr. 1 Gv 3, 2-3
R. Fin d'ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non
è ancora rivelato. * Quando egli si manifesterà, noi
saremo simili a lui, perchè lo vedremo come egli è.
V. Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se
stesso, come egli è puro.
R. Quando egli si manifesterà, noi saremo simili a lui,
perchè lo vedremo come egli è.ORAZIONE O Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo, guarda con benevolenza i tuoi figli di adozione, perché a tutti i credenti in Cristo sia data la vera libertà e l’eredità eterna. Per il nostro Signore. Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.
Nessun commento:
Posta un commento