domenica 31 gennaio 2016

Preghiamo la Santa Compieta

Compieta dopo i Secondi Vespri



V. O Dio, vieni a salvarmi 
R.
 Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
   e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
   nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
A questo punto, è bene sostare alquanto in silenzio per l'esame di coscienza.INNOGesù, luce da luce,
sole senza tramonto,
tu rischiari le tenebre
nella notte del mondo.
In te, santo Signore,
noi cerchiamo il riposo
dall’umana fatica,
al termine del giorno.
Se i nostri occhi si chiudono,
veglia in te il nostro cuore;
la tua mano protegga
coloro che in te sperano.
Difendi, o Salvatore,
dalle insidie del male
i figli che hai redenti
col tuo sangue prezioso.
A te sia gloria, o Cristo,
nato da Maria vergine,
al Padre ed allo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.
Oppure:Al termine del giorno,
o sommo Creatore,
vegliaci nel riposo
con amore di Padre.
Dona salute al corpo
e fervore allo spirito,
la tua luce rischiari
le ombre della notte.
Nel sonno delle membra
resti fedele il cuore,
e al ritorno dell’alba
intoni la tua lode.
Sia onore al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo,
al Dio trino ed unico
nei secoli sia gloria. Amen.
Ant. Dimora all'ombra dell'Onnipotente:
        troverai rifugio dalle insidie del male.
SALMO 90
Beato chi si pone sotto la protezione dell'Altissimo
Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti
e gli scorpioni (Lc 10, 19).
Tu che abiti al riparo dell'Altissimo *
   e dimori all'ombra dell'Onnipotente,
di' al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza, *
   mio Dio, in cui confido».
Egli ti libererà dal laccio del cacciatore, *
   dalla peste che distrugge.
Ti coprirà con le sue penne, *
   sotto le sue ali troverai rifugio.
La sua fedeltà ti sarà scudo e corazza; *
   non temerai i terrori della notte,
né la freccia che vola di giorno, †
   la peste che vaga nelle tenebre, *
   lo sterminio che devasta a mezzogiorno.
Mille cadranno al tuo fianco †
   e diecimila alla tua destra; *
   ma nulla ti potrà colpire.
Solo che tu guardi, con i tuoi occhi *
   vedrai il castigo degli empi.
Poiché tuo rifugio è il Signore *
   e hai fatto dell'Altissimo la tua dimora,
non ti potrà colpire la sventura, *
   nessun colpo cadrà sulla tua tenda.
Egli darà ordine ai suoi angeli *
   di custodirti in tutti i tuoi passi.
Sulle loro mani ti porteranno *
   perché non inciampi nella pietra il tuo piede.
Camminerai su àspidi e vipere, *
   schiaccerai leoni e draghi.
Lo salverò, perché a me si è affidato; *
   lo esalterò, perché ha conosciuto il mio nome.
Mi invocherà e gli darò risposta; †
   presso di lui sarò nella sventura, *
   lo salverò e lo renderò glorioso.
Lo sazierò di lunghi giorni *
   e gli mostrerò la mia salvezza.
Ant. Dimora all'ombra dell'Onnipotente:
        troverai rifugio dalle insidie del male.
LETTURA BREVEAp 22, 4-5     Gli eletti vedranno la faccia del Signore e porteranno il suo nome sulla fronte (Mt 5,8). Non vi sarà più notte e non avranno più bisogno di luce di lampada, né di luce di sole (Is 60, 20), perché il Signore Dio li illuminerà e regneranno nei secoli dei secoli (Dn 7, 18. 27).RESPONSORIO BREVER. Signore, *   nelle tue mani affido il mio spirito.
Signore, nelle tue mani affido il mio spirito. 
V.
 Dio di verità, tu mi hai redento:
nelle tue mani affido il mio spirito.
   Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Signore, nelle tue mani affido il mio spirito.
Ant.  Nella veglia salvaci, Signore,
        nel sonno non ci abbandonare:
        il cuore vegli con Cristo
        e il corpo riposi nella pace.
CANTICO DI SIMEONE    Lc 2, 29-32Cristo, luce delle genti e gloria di IsraeleOra lascia, o Signore, che il tuo servo *
   vada in pace secondo la tua parola;
perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *
   preparata da te davanti a tutti i popoli,
luce per illuminare le genti *
   e gloria del tuo popolo Israele.
Ant.  Nella veglia salvaci, Signore,
        nel sonno non ci abbandonare:
        il cuore vegli con Cristo
        e il corpo riposi nella pace.
ORAZIONE        Salga a te, o Padre, la nostra preghiera al termine di questo giorno, memoriale della risurrezione del Signore: la tua grazia ci conceda di riposare in pace, sicuri da ogni male, e di risvegliarci nella gioia, per cantare la tua lode. Per Cristo.        BENEDIZIONE FINALE   Il Signore ci conceda una notte serena e un riposo
tranquillo. 
   R.
 Amen.
Si conclude con un’antifona della Beata Vergine Maria.Ave, regina dei cieli,
ave, signora degli angeli;
porta e radice di salvezza,
rechi nel mondo la luce.
Godi, vergine gloriosa,
bella fra tutte le donne;
salve, o tutta santa,
prega per noi Cristo Signore.
Oppure:Ave, Regína cælórum,
ave, Dómina angelórum,
salve, radix, salve, porta,
ex qua mundo lux est orta.
Gaude, Virgo gloriósa,
super omnes speciósa;
vale, o valde decóra,
et pro nobis Christum exóra.

Secondi vespri della domenica 31/01/2016

Secondi Vespri



V. O Dio, vieni a salvarmi 
R.
 Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
   e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
   nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
INNOO Trinità beata,
luce, sapienza, amore,
vesti del tuo splendore
il giorno che declina.
Te lodiamo al mattino,
te nel vespro imploriamo,
te canteremo unanimi
nel giorno che non muore. Amen.
1 ant. Tra santi splendori il Padre ti ha generato,
          prima dell’aurora, alleluia.
SALMO 109, 1-5. 7 Il Messia, re e sacerdoteBisogna che egli regni finché non abbia posto tutti i suoi
nemici sotto i suoi piedi (1 Cor 15, 25).
Oracolo del Signore al mio Signore: *
   «Siedi alla mia destra,
finché io ponga i tuoi nemici *
   a sgabello dei tuoi piedi».
Lo scettro del tuo potere stende il Signore da Sion: *
   «Domina in mezzo ai tuoi nemici.
A te il principato nel giorno della tua potenza *
   tra santi splendori;
dal seno dell'aurora, *
   come rugiada, io ti ho generato».
Il Signore ha giurato e non si pente: *
   «Tu sei sacerdote per sempre
       al modo di Melchisedek».
Il Signore è alla tua destra, *
   annienterà i re nel giorno della sua ira.
Lungo il cammino si disseta al torrente *
   e solleva alta la testa.
1 ant. Tra santi splendori il Padre ti ha generato,
          prima dell’aurora, alleluia.
2 ant. Beato chi ha fame, chi ha sete di giustizia:
          sarà saziato.
SALMO 111 Beatitudine dell’uomo giusto
 
Comportatevi come figli della luce: il frutto della luce
consiste in ogni bontà, giustizia e verità (Ef 5, 8-9).
Beato l’uomo che teme il Signore *
    e trova grande gioia nei suoi comandamenti.
Potente sulla terra sarà la sua stirpe, *
    la discendenza dei giusti sarà benedetta.
Onore e ricchezza nella sua casa, *
    la sua giustizia rimane per sempre.
Spunta nelle tenebre come luce per i giusti, *
    buono, misericordioso e giusto.
Felice l’uomo pietoso che dà in prestito, *
    amministra i suoi beni con giustizia.
Egli non vacillerà in eterno: *
    il giusto sarà sempre ricordato.
Non temerà annunzio di sventura, *
    saldo è il suo cuore, confida nel Signore.
Sicuro è il suo cuore, non teme, *
    finché trionferà dei suoi nemici.
Egli dona largamente ai poveri, †
    la sua giustizia rimane per sempre, *
    la sua potenza s’innalza nella gloria.
L’empio vede e si adira, †
    digrigna i denti e si consuma. *
    Ma il desiderio degli empi fallisce.
2 ant. Beato chi ha fame, chi ha sete di giustizia:
          sarà saziato.
3 ant. Servi di Dio, piccoli e grandi,
          lodate il suo nome, alleluia.
CANTICO Cfr. Ap 19, 1-7   Le nozze dell'AgnelloAlleluia.
Salvezza, gloria e potenza sono del nostro Dio; *
   veri e giusti sono i suoi giudizi.
Alleluia.
Lodate il nostro Dio, voi tutti, suoi servi, *
   voi che lo temete, piccoli e grandi.
Alleluia.
Ha preso possesso del suo regno il Signore, *
   il nostro Dio, l'Onnipotente.
Alleluia.
Rallegriamoci ed esultiamo, *
   rendiamo a lui gloria.
Alleluia.
Sono giunte le nozze dell'Agnello; *
   la sua sposa è pronta.
3 ant. Servi di Dio, piccoli e grandi,
          lodate il suo nome, alleluia.
LETTURA BREVE                                                Eb 12, 22-24   Voi vi siete accostati al monte di Sion e alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste e a miriadi di angeli, all’adunanza festosa e all’assemblea dei primogeniti iscritti nei cieli, al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti portati alla perfezione, al Mediatore della Nuova Alleanza e al sangue dell’aspersione dalla voce più eloquente di quello di Abele.RESPONSORIO BREVE R. Grande è il Signore, * mirabile la sua potenza.
Grande è il Signore, mirabile la sua potenza. 
V.
 La sua sapienza non ha confini,
mirabile la sua potenza.
    Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Grande è il Signore, mirabile la sua potenza.
Ant. al Magn. Volevano uccidere Gesù:
ma egli, passando in mezzo a loro, andò via.
CANTICO DELLA BEATA VERGINELc 1, 46-55Esultanza dell’anima nel SignoreL’anima mia magnifica il Signore *
   e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
   D’ora in poi tutte le generazioni
     mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
   e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia *
   si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
   ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, *
   ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati, *
   ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo, *
   ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri, *
   ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio *
   e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
   nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. al Magn. Volevano uccidere Gesù:
ma egli, passando in mezzo a loro, andò via.
INTERCESSIONI Pieni di gioia e di gratitudine invochiamo Dio, principio
    e fonte di ogni bene:
    Ascolta, Signore, la nostra preghiera.
Padre e Signore dell’universo, che hai mandato nel mondo tuo Figlio per
    riunire i popoli nella lode del tuo nome, 
 rafforza la testimonianza della tua Chiesa nel mondo intero.
Rendici sempre più docili all’insegnamento degli apostoli, 
 perché la nostra vita sia coerente con il credo che professiamo.
Tu, che sei l’amico dei giusti, 
 rendi giustizia a quanti sono oppressi in ogni parte del mondo.
Dona la vista ai ciechi e la libertà ai prigionieri, 
 rianima gli sfiduciati e proteggi gli esuli.
Accogli l’estremo desiderio di coloro che si sono addormentati nel tuo
    Cristo, 
 giungano alla gloria della risurrezione.
Padre nostro.ORAZIONE   Dio grande e misericordioso, concedi a noi tuoi fedeli di adorarti con tutta l’anima e di amare i nostri fratelli nella carità del Cristo. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. 
R.
 Amen.

Angelus del papa - domenica 31/01/2016

PAPA FRANCESCO

ANGELUS

Piazza San Pietro
Domenica, 31 gennaio 2016



 

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

L’odierno racconto evangelico ci conduce ancora una volta, come domenica scorsa, nella sinagoga di Nazaret, il villaggio della Galilea dove Gesù è cresciuto in famiglia ed è conosciuto da tutti. Egli, che da poco tempo se n’era andato per iniziare la sua vita pubblica, ritorna ora per la prima volta e si presenta alla comunità, riunita di sabato nella sinagoga. Legge il passo del profeta Isaia che parla del futuro Messia e alla fine dichiara: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato» (Lc 4,21). I concittadini di Gesù, dapprima stupiti e ammirati, poi cominciano a fare la faccia storta, a mormorare tra loro e a dire: perché costui, che pretende di essere il Consacrato del Signore, non ripete qui, nel suo paese, i prodigi che si dice abbia compiuto a Cafarnao e nei villaggi vicini? Allora Gesù afferma: «Nessun profeta è bene accetto nella sua patria» (v. 24), e si appella ai grandi profeti del passato Elia ed Eliseo, che operarono miracoli in favore dei pagani per denunciare l’incredulità del loro popolo. A questo punto i presenti si sentono offesi, si alzano sdegnati, cacciano fuori Gesù e vorrebbero buttarlo giù dal precipizio. Ma Lui, con la forza della sua pace, «passando in mezzo a loro, si mise in cammino» (v. 30). La sua ora non  era ancora arrivata.

Questo brano dell’evangelista Luca non è semplicemente il racconto di una lite tra compaesani, come a volte avviene anche nei nostri quartieri, suscitata da invidie e da gelosie, ma mette in luce una tentazione alla quale l’uomo religioso è sempre esposto- tutti noi siamo esposti - e dalla quale occorre prendere decisamente le distanze. E qual è questa tentazione? E’ la tentazione di considerare la religione come un investimento umano e, di conseguenza, mettersi a “contrattare” con Dio cercando il proprio interesse. Invece, nella vera religione, si tratta di accogliere la rivelazione di un Dio che è Padre e che ha cura di ogni sua creatura, anche di quella più piccola e insignificante agli occhi degli uomini. Proprio in questo consiste il ministero profetico di Gesù: nell’annunciare che nessuna condizione umana può costituire motivo di esclusione - nessuna condizione umana può essere motivo di esclusione! - dal cuore del Padre, e che l’unico privilegio agli occhi di Dio è quello di non avere privilegi. L’unico privilegio agli occhi di Dio è quello di non avere privilegi, di non avere padrini, di essere abbandonati nelle sue mani.

«Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato (Lc 4, 21). L’“oggi”, proclamato da Cristo quel giorno, vale per ogni tempo; risuona anche per noi in questa piazza, ricordandoci l’attualità e la necessità della salvezza portata da Gesù all’umanità. Dio viene incontro agli uomini e alle donne di tutti i tempi e luoghi nella situazione concreta in cui essi si trovano. Viene incontro anche a noi. E’ sempre Lui che fa il primo passo: viene a visitarci con la sua misericordia, a sollevarci dalla polvere dei nostri peccati; viene a tenderci la mano per farci risalire dal baratro in cui ci ha fatto cadere il nostro orgoglio, e ci invita ad accogliere la consolante verità del Vangelo e a camminare sulle vie del bene. Lui viene sempre a trovarci, a cercarci.

Torniamo nella sinagoga. Certamente quel giorno, nella sinagoga di Nazaret, c’era anche Maria, la Madre. Possiamo immaginare le risonanze del suo cuore, un piccolo anticipo di quello che soffrirà sotto la Croce, vedendo Gesù, lì in sinagoga, prima ammirato, poi sfidato, poi insultato, minacciato di morte. Nel suo cuore, pieno di fede, lei custodiva ogni cosa. Ci aiuti Lei a convertirci da un dio dei miracoli al miracolo di Dio, che è Gesù Cristo.


Dopo l'Angelus:

Cari fratelli e sorelle,

si celebra oggi la Giornata mondiale dei malati di lebbra. Questa malattia, pur essendo in regresso, purtroppo colpisce ancora soprattutto le persone più povere ed emarginate. È importante mantenere viva la solidarietà con questi fratelli e sorelle, rimasti invalidi a seguito di questo morbo. Ad essi assicuriamo la nostra preghiera e assicuriamo il nostro sostegno a quanti li assistono.  Bravi laici, brave suore, bravi preti.

Saluto con affetto tutti voi, cari pellegrini venuti da diverse parrocchie d’Italia e di altri Paesi, come pure le associazioni e i gruppi. In particolare, saluto gli studenti di Cuenca e quelli di Torreagüera (Spagna). Saluto i fedeli di Taranto, Montesilvano, Macerata, Ercolano e Fasano.

E adesso saluto i ragazzi e le ragazze dell’Azione Cattolica della Diocesi di Roma! Adesso capisco perché c’era tanto chiasso in Piazza! Cari ragazzi, anche quest’anno, accompagnati dal Cardinale Vicario e dai vostri Assistenti, siete venuti numerosi al termine della vostra “Carovana della Pace”.

Quest’anno la vostra testimonianza di pace, animata dalla fede in Gesù, sarà ancora più gioiosa e consapevole, perché arricchita dal gesto, che avete appena compiuto, del varcare la Porta Santa. Vi incoraggio ad essere strumenti di pace e di misericordia tra i vostri coetanei! Ascoltiamo ora il messaggio che i vostri amici, qui accanto a me, ci leggeranno.

[lettura del messaggio]

E ora i ragazzi in piazza lanceranno i palloncini, simbolo di pace.

A tutti auguro buona domenica e buon pranzo. E per favore non dimenticatevi di pregare per me. Arrivederci!

 

Discorso del Papa - Venerdì 29/01/2016

DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
AI PARTECIPANTI ALLA PLENARIA 
DELLA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE

Sala Clementina
Venerdì, 29 gennaio 2016

[Multimedia]


 

Cari fratelli e sorelle,

vi incontro a conclusione dei lavori della vostra Sessione Plenaria; vi saluto cordialmente e ringrazio il Cardinale Prefetto per le sue cortesi parole.

Ci troviamo nell’Anno Santo della Misericordia. Spero che in questo Giubileo tutti i membri della Chiesa rinnovino la loro fede in Gesù Cristo che è il volto della misericordia del Padre, la via che unisce Dio e l’uomo. Perciò la misericordia costituisce l’architrave che sorregge la vita della Chiesa: la prima verità della Chiesa, infatti, è l’amore di Cristo.

Come non desiderare allora che tutto il popolo cristiano – pastori e fedeli – riscopra e rimetta al centro, durante il Giubileo, le opere di misericordia corporale e spirituale? E quando, alla sera della vita, ci sarà chiesto se avremo dato da mangiare a chi ha fame e da bere a chi ha sete, ugualmente ci sarà domandato se avremo aiutato le persone a uscire dal dubbio, se ci saremo impegnati ad accogliere i peccatori, ammonendoli o correggendoli, se saremo stati capaci di combattere l’ignoranza, soprattutto quella riguardante la fede cristiana e la vita buona. Questa attenzione alle opere di misericordia è importante: non sono una devozione. E’ la concretezza di come i cristiani devono portare avanti lo spirito di misericordia. Una volta, in questi anni, ho ricevuto un movimento importante nell’Aula Paolo VI, era piena. E ho toccato il tema delle opere di misericordia. Mi sono fermato e ho fatto la domanda: “Chi di voi ricorda bene quali sono le opere di misericordia spirituali e corporali? Chi le ricorda alzi la mano”. Non erano più di 20 in un’aula di 7 mila. Dobbiamo riprendere a insegnare ai fedeli questa cosa, che è tanto importante.

Nella fede e nella carità si dà una relazione conoscitiva e unificante con il mistero dell’Amore, che è Dio stesso. E, pur rimanendo Dio mistero in Sé stesso, la misericordia effettivadi Dio è diventata, in Gesù, misericordia affettiva, essendosi Egli fatto uomo per la salvezza degli uomini. Il compito affidato al vostro Dicastero, trova qui il suo ultimo fondamento e la sua giustificazione adeguata. La fede cristiana, infatti, non è solo conoscenza da conservare nella memoria, ma verità da vivere nell’amore. Perciò, insieme alla dottrina della fede, bisogna custodire anche l’integrità dei costumi, particolarmente negli ambiti più delicati della vita. L’adesione di fede alla persona di Cristo implica sia l’atto della ragione sia la risposta morale al suo dono. A questo riguardo, vi ringrazio per tutto l’impegno e la responsabilità che esercitate nel trattare i casi di abuso di minori da parte di chierici.

La cura per l’integrità della fede e dei costumi è un compito delicato. Per svolgere bene tale missione è importante un impegno collegiale. La vostra Congregazione valorizza molto il contributo dei Consultori e dei Commissari, che vorrei ringraziare per il loro lavoro prezioso e umile; e vi incoraggio a proseguire nella vostra prassi di trattare le questioni nel Congresso settimanale e quelle più importanti nella Sessione Ordinaria o Plenaria. Occorre promuovere, a tutti i livelli della vita ecclesiale, la giusta sinodalità. In tal senso, l’anno scorso avete opportunamente organizzato una riunione con i rappresentanti delle Commissioni dottrinali delle Conferenze Episcopali europee, per affrontare collegialmente alcune sfide dottrinali e pastorali. In questo modo contribuite a suscitare nei fedeli un nuovo slancio missionario e una maggiore apertura alla dimensione trascendente della vita, senza la quale l’Europa rischia di perdere quello spirito umanistico che pure ama e difende. Vi invito a continuare e intensificare la collaborazione con tali organi consultivi che aiutano le Conferenze Episcopali e i singoli Vescovi nella loro sollecitudine per la sana dottrina, in un tempo di cambiamenti rapidi e di crescente complessità delle problematiche.

Un altro vostro importante apporto al rinnovamento della vita ecclesiale è lo studio circa la complementarietà tra doni gerarchici e carismatici. Secondo la logica dell’unità nella legittima differenza – logica che caratterizza ogni autentica forma di comunione nel Popolo di Dio –, doni gerarchici e carismatici sono chiamati a collaborare in sinergia per il bene della Chiesa e del mondo. La testimonianza di questa complementarietà è oggi quanto mai urgente e rappresenta una espressione eloquente di quella ordinata pluriformità che connota ogni tessuto ecclesiale, quale riflesso della armoniosa comunione che vive nel cuore del Dio Uno e Trino. La relazione fra doni gerarchici e carismatici, infatti, rinvia alla sua radice Trinitaria, nel legame tra ilLogos divino incarnato e lo Spirito Santo, che è sempre dono del Padre e del Figlio. Proprio questa radice, se riconosciuta ed accolta con umiltà, consente alla Chiesa di lasciarsi rinnovare in ogni tempo come «un popolo che deriva la sua unità dall’unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo», secondo l’espressione di san Cipriano (De oratione dominica, 23). Unità e pluriformità sono il sigillo di una Chiesa che, mossa dallo Spirito, sa incamminarsi con passo sicuro e fedele verso quelle mete che il Signore Risorto le indica nel corso della storia. Qui si vede bene come la dinamica sinodale, se rettamente intesa, nasca dalla comunione e conduca verso una comunione sempre più attuata, approfondita e dilatata, al servizio della vita e della missione del Popolo di Dio.

Cari fratelli e sorelle, vi assicuro il mio ricordo nella preghiera e confido nel vostro per me. Il Signore vi benedica e la Madonna vi protegga.

 

Preghiamo l'ora sesta (tra le 12:00 e le 15:00)

Ora sesta



V. O Dio, vieni a salvarmi 
R.
 Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
   e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
   nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
INNOGlorioso e potente Signore,
che alterni i ritmi del tempo,
irradi di luce il mattino
e accendi di fuochi il meriggio,
tu placa le tristi contese,
estingui la fiamma dell’ira,
infondi vigore alle membra,
ai cuori concedi la pace.
Sia gloria al Padre ed al Figlio,
sia onore al Santo Spirito,
all'unico e trino Signore
sia lode nei secoli eterni. Amen.
1 ant. Chi mangia questo pane
          vivrà in eterno, alleluia.
SALMO 22 Il buon Pastore
 
L’Agnello sarà il loro pastore e li guiderà alle fonti delle
acque della vita (Ap 7, 17).
Il Signore è il mio pastore: *
   non manco di nulla;
su pascoli erbosi mi fa riposare, *
   ad acque tranquille mi conduce.
Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino, *
   per amore del suo nome.
​Se dovessi camminare in una valle oscura, †
   non temerei alcun male, *
   perché tu sei con me, Signore.
​Il tuo bastone e il tuo vincastro *
   mi danno sicurezza.
​Davanti a me tu prepari una mensa *
   sotto gli occhi dei miei nemici;
cospargi di olio il mio capo. *
   Il mio calice trabocca.
​Felicità e grazia mi saranno compagne *
   tutti i giorni della mia vita,
e abiterò nella casa del Signore *
   per lunghissimi anni.
1 ant. Chi mangia questo pane
          vivrà in eterno, alleluia.
2 ant. Verrà il Signore, glorioso tra i santi,
          ammirabile per tutti i suoi fedeli, alleluia.
SALMO 75 Canto di trionfo dopo la vittoria Vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi del cielo
con grande potenza e gloria (Mt 24, 30).
 I (2-7)Dio è conosciuto in Giuda, *
    in Israele è grande il suo nome.
È in Gerusalemme la sua dimora, *
    la sua abitazione, in Sion.
Qui spezzò le saette dell’arco, *
    lo scudo, la spada, la guerra.
Splendido tu sei, o Potente, *
    sui monti della preda;
furono spogliati i valorosi, †
    furono colti dal sonno, *
    nessun prode ritrovava la sua mano.
Dio di Giacobbe, alla tua minaccia *
    si arrestarono carri e cavalli.
2 ant. Verrà il Signore, glorioso tra i santi,
          ammirabile per tutti i suoi fedeli, alleluia.
3 ant. Andiamo al tempio di Dio,
          portandogli doni, alleluia.
II (8-13)Tu sei terribile; chi ti resiste *
    quando si scatena la tua ira?
Dal cielo fai udire la sentenza: *
    sbigottita la terra tace
quando Dio si alza per giudicare, *
    per salvare tutti gli umili della terra.

L’uomo colpito dal tuo furore ti dà gloria, *
    gli scampati dall’ira ti fanno festa.
Fate voti al Signore vostro Dio e adempiteli, *
    quanti lo circondano portino doni al Terribile,
a lui che toglie il respiro ai potenti; *
    è terribile per i re della terra.
3 ant. Andiamo al tempio di Dio,
          portandogli doni, alleluia.
LETTURA BREVE                                                      Dt 10, 12   Che cosa ti chiede il Signore tuo Dio, se non che tu tema il Signore tuo Dio, che tu cammini per tutte le sue vie, che tu l’ami e serva il Signore tuo Dio con tutto il cuore e con tutta l’anima?V. Signore, chi abiterà nella tua tenda? 
R.
 Chi vive con giustizia e dice il vero.
ORAZIONE   Dio grande e misericordioso, concedi a noi tuoi fedeli di adorarti con tutta l’anima e di amare i nostri fratelli nella carità del Cristo. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.       Benediciamo il Signore. 
       R.
 Rendiamo grazie a Dio.

Lodi del mattino - IV Domenica

Iniziamo una santissima giornata innalzando la nostra umile preghiera al nostro Dio Padra Innopotente, con cuore umile e puro cantiamo le sue lodi.


Buona e santa domenica



Lodi mattutine



V. O Dio, vieni a salvarmi 
R.
 Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
   e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
   nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
Questa introduzione si omette quando si comincia l'Ufficio con l'Invitatorio.INNO
O giorno primo ed ultimo,
giorno radioso e splendido
del trionfo di Cristo!
Il Signore risorto
promulga per i secoli
l’editto della pace.
Pace fra cielo e terra,
pace fra tutti i popoli,
pace nei nostri cuori.
L’alleluia pasquale
risuoni nella Chiesa
pellegrina nel mondo;
e si unisca alla lode,
armoniosa e perenne,
dell’assemblea dei santi.
A te la gloria, o Cristo,
la potenza e l’onore,
nei secoli dei secoli. Amen.
1 ant. Rendete grazie al Signore:
          eterna è la sua misericordia, alleluia.
SALMO 117 Canto di gioia e di vittoriaGesù è la pietra che, scartata da voi costruttori, è diventata
testata d’angolo (At 4, 11).
Celebrate il Signore, perché è buono; *
    eterna è la sua misericordia.
Dica Israele che egli è buono: *
    eterna è la sua misericordia.
Lo dica la casa di Aronne: *
    eterna è la sua misericordia.
Lo dica chi teme Dio: *
    eterna è la sua misericordia.
Nell’angoscia ho gridato al Signore, *
    mi ha risposto, il Signore, e mi ha tratto in salvo.
Il Signore è con me, non ho timore; *
    che cosa può farmi l’uomo?
Il Signore è con me, è mio aiuto, *
    sfiderò i miei nemici.
È meglio rifugiarsi nel Signore *
    che confidare nell’uomo.
È meglio rifugiarsi nel Signore *
    che confidare nei potenti.
Tutti i popoli mi hanno circondato, *
    ma nel nome del Signore li ho sconfitti.
Mi hanno circondato, mi hanno accerchiato, *
    ma nel nome del Signore li ho sconfitti.
Mi hanno circondato come api, †
    come fuoco che divampa tra le spine, *
    ma nel nome del Signore li ho sconfitti.
Mi avevano spinto con forza per farmi cadere, *
    ma il Signore è stato mio aiuto.
Mia forza e mio canto è il Signore, *
    egli è stato la mia salvezza.
Grida di giubilo e di vittoria, *
    nelle tende dei giusti:
la destra del Signore ha fatto meraviglie, †
    la destra del Signore si è alzata, *
    la destra del Signore ha fatto meraviglie.
Non morirò, resterò in vita *
    e annunzierò le opere del Signore.
Il Signore mi ha provato duramente, *
    ma non mi ha consegnato alla morte.
Apritemi le porte della giustizia: *
    entrerò a rendere grazie al Signore.
È questa la porta del Signore, *
    per essa entrano i giusti.
Ti rendo grazie, perché mi hai esaudito, *
    perché sei stato la mia salvezza.
La pietra scartata dai costruttori *
    è divenuta testata d’angolo;
ecco l’opera del Signore: *
    una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è il giorno fatto dal Signore: *
    rallegriamoci ed esultiamo in esso.
Dona, Signore, la tua salvezza, *
    dona, Signore, la tua vittoria!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore. *
    Vi benediciamo dalla casa del Signore;
Dio, il Signore, è nostra luce. †
    Ordinate il corteo con rami frondosi *
    fino ai lati dell’altare.
Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie, *
    sei il mio Dio e ti esalto.
Celebrate il Signore, perché è buono: *
    eterna è la sua misericordia.
1 ant. Rendete grazie al Signore:
          eterna è la sua misericordia, alleluia.
2 ant. Alleluia, opere del Signore,
          benedite il Signore, alleluia.
CANTICO Dn 3, 52-57 Ogni creatura lodi il Signore
Il Creatore... è benedetto nei secoli (Rm 1, 25).Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *
   degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *
   degno di lode e di gloria nei secoli.
​Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *
   degno di lode e di gloria nei secoli.
​Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *
   degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †
   e siedi sui cherubini, *
   degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *
   degno di lode e di gloria nei secoli.
​Benedite, opere tutte del Signore, il Signore, *
   lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
2 ant. Alleluia, opere del Signore,
          benedite il Signore, alleluia.
3 ant. Ogni vivente
          dia lode al Signore, alleluia.
SALMO 150 Ogni vivente dia lode al SignoreA Dio la gloria, nella Chiesa e in Cristo Gesù(cfr. Ef 3, 21). 

Lodate il Signore nel suo santuario, *
   lodatelo nel firmamento della sua potenza.
Lodatelo per i suoi prodigi, *
   lodatelo per la sua immensa grandezza.
Lodatelo con squilli di tromba, *
   lodatelo con arpa e cetra;
lodatelo con timpani e danze, *
   lodatelo sulle corde e sui flauti.
Lodatelo con cembali sonori, †
   lodatelo con cembali squillanti; *
   ogni vivente
      dia lode al Signore.
3 ant. Ogni vivente
          dia lode al Signore, alleluia.
LETTURA BREVE                                           2 Tm 2, 8. 11-13    Ricòrdati che Gesù Cristo, della stirpe di Davide, è risuscitato dai morti. Certa è questa parola: Se moriamo con lui, vivremo anche con lui; se con lui perseveriamo, con lui anche regneremo; se lo rinneghiamo, anch’egli ci rinnegherà; se noi manchiamo di fede, egli però rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso.RESPONSORIO BREVE R. Ti rendiamo grazie, Signore, * invochiamo il tuo nome.
Ti rendiamo grazie, Signore, invochiamo il tuo nome. 
V.
 Raccontiamo i tuoi prodigi,
invochiamo il tuo nome.
    Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Ti rendiamo grazie, Signore, invochiamo il tuo nome.
Ant. al Ben. Di fronte alla sua gente, Gesù disse:
Nessun profeta è ben accetto in patria.
CANTICO DI ZACCARIALc 1, 68-79Il Messia e il suo PrecursoreBenedetto il Signore Dio d’Israele, *
   perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi una salvezza potente *
   nella casa di Davide, suo servo,
come aveva promesso *
   per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:
salvezza dai nostri nemici, *
   e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
   e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
   di concederci, liberàti dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
   al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo *
   perché andrai innanzi al Signore
      a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
   nella remissione dei suoi peccati,
grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
   per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge,
per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
   e nell’ombra della morte
e dirigere i nostri passi *
   sulla via della pace.
Gloria al Padre e al Figlio *
   e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
   nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. al Ben. Di fronte alla sua gente, Gesù disse:
Nessun profeta è ben accetto in patria.
INVOCAZIONI Apriamo con fiducia il nostro cuore al Dio della potenza
    e della misericordia, che ci ama e conosce
    le nostre necessità. A lui rivolgiamo la nostra lode
    e la nostra preghiera:
    Noi ti glorifichiamo, Signore, e confidiamo in te.
Benedetto sii tu, Re dell’universo, che ci hai tratto dalle tenebre
    dell’errore e del peccato alla splendida luce del tuo regno, 
 e ci hai chiamati a servirti nella santa Chiesa.
Tu che ci hai aperto le braccia della tua misericordia, 
 non permettere che deviamo mai dal sentiero della vita.
Concedici di trascorrere in letizia questo giorno, 
 in cui celebriamo la risurrezione del tuo Figlio.
Dona ai tuoi fedeli lo spirito di orazione e di lode, 
 perché tutta la nostra vita sia un rendimento di grazie a te.
Padre nostro.ORAZIONE   Dio grande e misericordioso, concedi a noi tuoi fedeli di adorarti con tutta l’anima e di amare i nostri fratelli nella carità del Cristo. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. 
R.
 Amen.